Never walk alone by Marco Cattaneo

autore:Marco Cattaneo [Cattaneo, Marco]
La lingua: ita
Format: epub
editore: RIZZOLI LIBRI
pubblicato: 2023-05-04T12:00:00+00:00

16

Al tavolo del bowling Irina si sedette di fianco a Jadel e Skip.

«Ora posso togliere questo locale dalla lista» disse e strizzò l’occhio ai ragazzi, tirando una linea secca sulla sua agenda. «E anche questa l’abbiamo fatta!» sospirò.

Jadel e Skip si guardavano attorno perplessi. Non capivano cosa avesse di così tanto speciale quel posto. Probabilmente d’estate veniva preso d’assalto dai turisti e dalla gente che abitava nei paraggi, ma quel giorno era così vuoto da essere desolato. Del resto era martedì e le scuole erano ancora aperte e la gente il giorno dopo sarebbe andata al lavoro.

«Altri due hot dog per i ragazzi, per favore» chiese Irina alla cameriera di mezza età che serviva i clienti spostandosi sui pattini a rotelle.

«Per me con la senape, grazie!» urlò Jadel mentre la donna sgommava verso la cucina.

Irina mise l’agenda nella borsa.

«Hanno lo stesso cognome!» andò subito al punto Skip. «Il signor Henry e questa povera Charlotte…»

«Coen» continuò Jadel annuendo. «Henry Coen e Charlotte Coen. Non può essere un caso.»

«Non lo è, infatti» rispose Irina.

«Vedi? Erano fratello e sorella» disse Jadel.

Lui e Skip avevano appena ipotizzato tutte le possibili parentele tra i due.

«Era la soluzione più logica» confermò Skip. «Rupert conosce Henry, Henry gli presenta sua sorella Charlotte, Rupert sposa Charlotte, poi Charlotte muore ma resta l’amicizia tra Rupert e Henry.»

La fossetta sulla guancia di Irina si accentuò in una smorfia strana. Skip capì che avrebbe voluto sorridere più di quanto stesse facendo.

«In effetti era sua moglie» sospirò infine lei.

«Come volevasi dimostrare!» esclamò Skip battendo il cinque a Jad. Non esisteva mistero che loro due insieme non sapessero risolvere.

«… ma non la moglie di Rupert.»

A quelle parole i due ragazzi rimasero di stucco.

«E di chi, allora?» domandò Jadel, sempre più curioso.

La cameriera inchiodò mettendo i pattini di traverso a pochi centimetri da una gamba del tavolo, dove posò i panini, poi schizzò via di nuovo.

«Del signor Henry? Era sua moglie?» la incalzò Skip appena rimasero soli.

Irina fece di sì con la testa.

«Ma… ma…» Jadel balbettò alzando un po’ troppo la voce. «In pratica Rupert era innamorato della moglie del suo miglior amico?»

«Ssst, curiosoni, abbassate il volume!» fece l’infermiera sporgendosi verso le loro teste protese in avanti. «Rupert non si è mai sposato! Un po’ per il caratteraccio che ormai avrete imparato a conoscere, e soprattutto perché ha amato per quasi tutta la vita una donna che non poteva stare con lui, e che nemmeno lui poteva amare.»

«E chi?» domandò Skip, con aria stralunata.

Jad gli diede subito un buffetto sulla nuca. «Ehi, secchione, ce la fai a collegare i due neuroni?» lo prese in giro.

«Era Charlotte, naturalmente» disse Irina fissando Rupert, che sorrideva con aria di sfida ad Alex mentre teneva una palla da bowling in mano, poco più in là. «Ora hai capito perché non poteva amarla?»

Skip annuì, ma aveva ancora la bocca semiaperta.

«La conobbero insieme, Rupert e Henry. Proprio in questo locale» continuò Irina guardandosi attorno. «Anche se, da come me ne ha parlato Rupert, immagino che all’epoca fosse un posto molto alla moda, tenuto bene, insomma.

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